In Mediobanca stat virtus “L’anziana gioventù” abita in Piazzetta Cuccia e dintorni. Ha vinto lei, dice Cesare Geronzi nella telefonata con Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera. Alberto Nagel, l’amministratore delegato che ha consegnato l’amara pillola al presidente di Generali, ha 47 anni. Renato Pagliaro, presidente della banca d’affari, è di poco più anziano (54 anni). Entrambi milanesi, bocconiani, entrati subito dopo la laurea in via Filodrammatici, sotto le ali protettrici di Vincenzo Maranghi, il fido maestro sostituto di Enrico Cuccia. Stefano Cingolani 07 APR 2011
La caduta degli dei E’ solo l’inizio. Le dimissioni di Cesare Geronzi dalla presidenza delle Assicurazioni Generali innescano una reazione a catena che può ridisegnare la mappa del potere finanziario. La Borsa festeggia facendo salire il titolo del tre per cento, e pregusta nuovi succulenti bocconi. S’aggiudica il primo round Diego Della Valle, che ha scosso l’albero. E consuma la propria rivincita Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca. Leggi Generali è ormai un western - Leggi In Generali e Rizzoli serve un manuale di governance - Leggi Geronzi rivoluziona Generali scrutando le pene di Unicredit - Leggi il ritratto di Cesare Geronzi Stefano Cingolani 06 APR 2011
Vita, morte e miracoli (presunti) della lobby nuclearista Eccola, la lobby dell’atomo, una spectre trasversale che accomuna destra e sinistra. Nel mondo intero fa crescere a ritmo forsennato centrali, anzi, bombe a cielo aperto. In Italia “vuol mettere le mani sulla torta da venti miliardi di euro”. Poco importa che i reattori siano diversi (gli Epr franco-tedeschi) da quelli di Fukushima, non solo più moderni, ma meno vulnerabili e con un diverso sistema di raffreddamento. Polémique d’abord. Stefano Cingolani 17 MAR 2011
Cubatura libre Il signor K. alla ricerca del piano casa Qualcuno doveva aver preso in giro Marco K. perché un mattino scoprì che tutto quel che aveva fatto non era sufficiente. Recuperata la vecchia pianta dal catasto, pagato un geometra perché mettesse in bella copia le planimetrie prima e dopo i lavori, versati i balzelli obbligatori, copiato dal notaio l’atto di proprietà, ottenuta la certificazione antisismica e quella ecologica, doveva aggiungere ancora altre carte. Marco K. voleva costruire una verandina sul terrazzo, ampliare due finestre e modificare la porta Stefano Cingolani 06 FEB 2011
Morte di una patrimoniale "Che cosa volete che sia? Il costo di una pizza per tre persone". Fa i conti con meticolosa abilità Giuliano Amato nell’estate del 1992 e risponde piccato a chi lo critica per aver imposto una patrimoniale del 3 per mille sulla casa e un’altra del 6 per mille sui depositi bancari e postali. Peanuts, lui dice che sono noccioline e tali si rivelano in termini di impatto sulla voragine dei conti pubblici, ma lasciano ben altro segno nella coscienza collettiva di risparmiatori e contribuenti. Leggi Il signor K. alla ricerca del piano casa Stefano Cingolani 06 FEB 2011
Pirellone liberale La frusta lombarda pro Cav. Roberto Formigoni condivide, anzi condivide con entusiasmo, il piano straordinario per lo sviluppo. Ed è d’accordo che il focus non sia più una politica muscolare sulla giustizia, “non perché la giustizia non abbia bisogno di una profonda riforma, anzi resta un punto fondamentale all’ordine del giorno”, ma perché “è chiaro che cosa gli italiani sentono come più urgente, ovvero l’economia. Stefano Cingolani 03 FEB 2011
Per Giuseppe Berta la vera novità dell’ad è la strategia del carciofo La doppia sfida al sindacato e alla Confindustria: secondo lo storico Giuseppe Berta, l’americano Marchionne coglie nel segno. “La Confindustria celebra quest’anno il proprio centenario e a primavera subisce la contestazione dei più piccoli, mentre in autunno arriva la contestazione del più grande. Sfortuna? Non proprio. Arriva al dunque la crisi di questa forma di rappresentanza degli interessi”. Stefano Cingolani 30 DIC 2010
Viaggio tra i tormenti della Fiom In una giornata frenetica e per certi versi drammatica, la Fiom non ha firmato l’accordo per Pomigliano d’Arco; ha respinto l’intesa su Mirafiori; ha rifiutato il referendum dei lavoratori perché “illegittimo”; ha indetto uno sciopero generale dei metalmeccanici per il 28 gennaio; ha respinto a parole l’accusa di essere non più un sindacato, ma un partito politico (di estrema sinistra) lanciata da Luigi Angeletti, segretario della Uil. Tutto scontato, o quasi. Leggi l'intervista a Renato Brunetta Elogio ragionato del New Deal di Marchionne Stefano Cingolani 30 DIC 2010
Il sogno (sindacale) americano Il modello americano che Sergio Marchionne vuol portare a Torino provoca irritazione e ripulsa da un capo all’altro dello spettro politico e sociale. Giampaolo Galli, direttore generale della Confindustria, gli preferisce il Modell Deutschland. Mentre il sociologo Luciano Gallino lo dipinge con tratti conradiani. “L’orrore, l’orrore”, nemmeno fosse il rantolo di Kurtz in “Cuore di tenebra”. Quel che suscita disgusto è l’aziendalismo e lo scambio, in pieno spirito mercantil-capitalistico, tra salario, occupazione e diritti. Leggi Pullover e piccone di Francesco Forte - Leggi Da oggi Mirafiori produce conflitto Stefano Cingolani 27 DIC 2010
Marchionne, il giacobino nero “ Un colpo d’ariete alla concertazione, a quel che resta del vecchio compromesso socialdemocratico, o meglio, al modello sociale che si è imposto in Europa a partire dal Dopoguerra, dalla vittoria sul nazifascismo”. Per Fausto Bertinotti, “l’operazione Marchionne”, come la chiama in una conversazione con il Foglio, è ambiziosa, forse anche al di là delle intenzioni del manager dal pullover nero. Stefano Cingolani 24 DIC 2010